WASHINGTON – Un nuovo studio del National Research Council suggerirebbe che entro il 2050, gli Stati Uniti potrebbero essere in grado di ridurre il consumo di petrolio e le emissioni di gas a effetto serra dell’80 per cento. La ricerca riguarda i veicoli leggeri – automobili e piccoli camion – che verrebbero modificati attraverso una combinazione di veicoli più efficienti, l’uso di carburanti alternativi come i biocarburanti, l’elettricità, l’idrogeno e le politiche governative forti che superino i costi elevati e possano influenzare le scelte dei consumatori.
“Per raggiungere gli obiettivi per la riduzione dell’uso di petrolio e di gas ad effetto serra nel 2050, i veicoli devono essere estremamente più efficienti, indipendentemente dal modo in cui sono alimentati”, ha detto Douglas M. Chapin, presidente della commissione che ha redatto il rapporto. “Inoltre, i combustibili alternativi al petrolio devono essere prontamente disponibili, convenienti e prodotti con basse emissioni di gas a effetto serra. Tale transizione sarà costosa e richiederà diversi decenni. I modelli di calcolo della commissione, anche se esplorativi e altamente incerti, indicano che i vantaggi di attuare la transizione, vale a dire un risparmio sui costi energetici, migliori tecnologie per i veicoli, e le riduzioni dell’uso del petrolio e le emissioni di gas a effetto serra, superano i costi supplementari della transizione rispetto a quanto il mercato è disposto a fare volontariamente. “
Migliorare l’efficienza dei veicoli convenzionali è, in una certa fase, l’approccio più economico e più facile da implementare per il risparmio di carburante e la riduzione delle emissioni, dice il rapporto.
Ma la maggiore efficienza da sola non soddisfa gli obiettivi del 2050. Il risparmio di carburante medio dei veicoli su strada avrebbe dovuto superare i 180 mpg, cosa che, dice il rapporto, è estremamente improbabile con le tecnologie attuali. Pertanto, la commissione di studio ha considerato anche altre alternative per i veicoli e i carburanti, tra cui i veicoli elettrici ibridi, i plug-in nei veicoli elettrici ibridi, i veicoli elettrici a batteria, i veicoli a idrogeno e i veicoli a gas naturale compresso.
Anche se i costi per miglio potranno diventare più bassi , l’alto costo iniziale sarà comunque significativo come ostacolo per i consumatori, impedendo una ampia diffusione. Tutti i veicoli considerati sono e continueranno ad essere più costosi rispetto ai veicoli convenzionali. Inoltre, soprattutto nei primi anni, il rapporto prevede che i veicoli alternativi saranno probabilmente limitati a pochi tipi di carrozzeria e dimensioni, alcuni si baseranno sui carburanti che non sono facilmente disponibili o hanno una limitata portata di viaggio, e altri possono richiedere batterie ingombranti che limitano la capacità di portata dei passeggeri. La sfida per raggiungere gli obiettivi del 2050 dunque, dipende tutta dalla politica e dai progressi tecnologici.
Il rapporto ha individuato diversi scenari che potrebbero soddisfare anche le ipotesi più esigenti riguardo ai gas a effetto serra nel 2050. In questi scenari ogni veicolo deve essere a biocarburante, a elettricità o a idrogeno. Le macchine a gas sono state prese in considerazione, ma solo nell’ipotesi che, con costi ridotti dei veicoli e appropriate infrastrutture per il rifornimento di questi veicoli, possano dare un buon contributo per diminuire il consumo di petrolio. Tutte queste tecnologie però devono subire dei grandi miglioramenti per essere sistenibili e questi progressi sono impegnativi e niente affatto garantiti.
Secondo il rapporto è importante che questi miglioramenti avvengano nella direzione dell’obiettivo dela riduzione del consumo di petrolio e non de miglioramento dell’efficienza delle auto.
Siccome al momento non è noto quale delle tecnologie sarà quella vincente è necessario investire su tutte mutando i finanziamenti con il mutare delle condizioni. Non bisognerebbe cominciare a comunicare al pubblico un prodotto sul mercato se non se ne conoscono i reali benefici. La comunicazione al pubblico è importante e va fatta secondo il rapporto, quando si sarà individuata la tecnologia vincente
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